Cultura e storia
Contrada Santa Lucia
Descrizione
Degli edifici originari ne rimangono solo due: la chiesetta di Santa Lucia e l’ex palazzo signorile. La strada che percorre la contrada attraversa il porticato del palazzotto: questo sistema consentiva ai carri di ripararsi dalle intemperie quando erano di ritorno dai campi con i raccolti.
Un lato del portico si affaccia sul giardino pensile, grazie a delle arcate: da qui si gode di un’ampia visuale su tutta la vallata del Rana.
Sul tetto dell’edificio si nota una piccola struttura a vela che conserva ancora oggi una campanella: veniva utilizzata per chiamare a raccolta i contadini, i mezzadri e i coloni ad assistere alla Messa o al Rosario serale. Serviva inoltre per comunicare, avvertire, allarmare in caso di incendio o di imminenti grandinate.
Il complesso residenziale comprendeva anche le barchesse per l’allevamento del bestiame, un forno per la cottura del pane e una fontana (tutti elementi ancora presenti). In questo modo la contrada era praticamente autonoma.